venerdì 14 dicembre 2012

Il Telegrafo del 4 gennaio 1936
Il cimitero di Macalle'



Macalle', dicembre


Sono entrato nel piccolo cimitero di guerra in un tardo pomeriggio di festa. Vi sono entrato in silenzio e con il cuore in tumulto per la commozione che mi faceva fremere.
Cimitero di guerra. Il primo cimitero di guerra da me veduto in Africa. Un muricciolo di mezzo metro di altezza, pochi metri quadrati di terra, sette tumuli ancora freschi, sette croci, sette nomi, sette eroi.
Giu', a valle, incuneata in un profondo burrone la sorgente di Galliano, mormorante la gioiosa canzone delle acque; su, in vetta al colle, gli avanzi del fortino e piu' in alto ancora - tanto in alto che par tocchi il cielo - il tricolore della Patria, sventolante al soffio della brezza africana; tutto intorno, roccie e roccie e terra verdeggiante di erbe.
Tutto e' silenzio e pace nel piccolo Camposanto. I sette eroi dormono il loro sonno di gloria, mentre in Italia sette mamme italiane, sette mamme rese gloriose dal dolore, staranno forse chine davanti all'altare a recitare una preghiera.
Mi avvicino alle tombe, leggo i nomi scritti sulle croci. Sotto i nomi le eta'. Tutti giovani, tanto giovani e forti, come lo e' la Patria, per la quale si sono immolati.
Un capitano, un caporale, un soldato e quattro camicie nere. sette soldati d'Italia, sette eroi, sette martiri della Romanita', del dovere e della civilta'.
Mi inginocchio e, meccanicamente, le mie labbra ripetono le parole di una preghiera. Una preghiera imparata dalla mamma e che credevo di non ricordare.
Mi alzo, strappo alle roccie alcuni fiori selvaggi e li spando sulle tombe.
Compiuto il doveroso rito, mi allontano. Le prime ombre della sera stanno per calare; gli ultimi raggi del sole si posano sul cimitero tingendolo di rosso.
Uno squillo di tromba lacera improvvisamente l'aria. E' il segnale dell' "ammaina bandiera", partito dal forte.
Mi irrigidisco sull'attenti e volgo lo sguardo in alto. Lentamente il Tricolore discende dall'asta. E, veduto cosi' da lontano, pare che il serico drappo vada a posarsi dolcemente sulle tombe, per proteggere e vegliare il sono degli eroi.

Dino Corsi



Foto tratte dal Blog: http://dgianni.blogspot.it/2007/02/cimitero-militare-italiano-di-macall.html
http://www.97legione.siena.it/


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